La banca ha sottoscritto un aumento di capitale pari al 5% della Holding GAC del gruppo. Entro pochi giorni l’approvazione del prospetto informativo da parte della Consob sull’ops di Intesa Sanpaolo
Ubi Banca ha messo a segno oggi un’importante acquisizione in termini di investimenti alternativi, ufficializzando la sottoscrizione del 5% del capitale di Green Arrow Capital secondo la modalità di aumento di capitale riservato. Il gruppo, nato il 1° aprile 2007 dalla fusione di Banca Lombardia e Banche Popolari Unite, si accoda al trend molto in voga degli investimenti sostenibili e pone in essere un’operazione volta a incrementare la dotazione patrimoniale di Green Arrow Capital, con il fine di cogliere eventuali opportunità nel settore di private equity e private debt.
Quest’ultima rappresenta ad oggi uno tra i gruppi finanziari indipendenti specializzati in investimenti alternativi. GAC è, infatti, il ponte che collega il mondo della finanza con quello dell’economia reale ed opera attraverso la gestione di fondi di private equity, private debt, e infrastrutturali. La società ha asset in gestione pari a circa 1,7 miliardi di euro e ad oggi ha all’interno nei fondi del gruppo circa 200 investitori, di cui il 90% riconducibili a enti istituzionali (banche, fondi sovrani, fondi di fondi, fondazioni bancarie, casse di previdenza, fondi pensioni e assicurazioni) e circa il 20% di provenienza internazionale.
Green Arrow Capital vanta un team di specialisti dedicati e indipendenti e ha in programma di espandere la sua attività con ulteriore lancio di fondi dedicati agli investimenti alternativi per continuare ad investire nell’economia reale italiana ed europea. La sua mission, ben visibile in prima pagina sul sito dell’azienda, è quella di allinearsi alle best international practices, con cui condividiamo l’approccio ESG e siamo signatories dei principi UN PRI (principles for responsible investments).
Il gruppo GAC è composto principalmente da società di investimento, di asset management e financial advisory. “Il nostro obiettivo è quello di costruire una solida piattaforma finanziaria attraverso cui lanciare fondi di investimento in prodotti alternativi derivati dall’economia reale”, si legge sul sito della società. Proprio la volontà di lanciare nuovi fondi ha attirato la banca di Bergamo; alcuni di essi sono già in rampa di lancio e investiranno nelle aree piu` produttive del territorio, inizialmente attraverso il comparto del private debt di GAC e a seguire con quello del Private Equity. In aggiunta, attraverso un altro fondo ancora, tra i piu` grandi in termini di target di raccolta, sarà possibile dare impulso a investimenti in grandi opere di interesse pubblico nelle aree di reale necessità per il Paese.
Il ceo e fondatore di GAC, Eugenio de Blasio, si è detto molto soddisfatto dell’ingresso “nel nostro azionariato di una delle più grandi banche italiane, che ha saputo imporsi tra i player di riferimento, un fattore che ci accomuna. È un’operazione che ci rende particolarmente orgogliosi anche per la sua eccezionalità, un’intesa fortemente voluta e portata a termine nonostante il lockdown vissuto dal Paese, un segnale forte di ottimismo in un momento di incertezza mondiale. E siamo certi che l’operazione sarà apprezzata anche dai nostri investitori”.
Luisa Todini, partner e presidente di Green Arrow Capital, ha aggiunto: “Oggi rappresentiamo una unicità nel panorama degli investimenti alternativi, siamo cresciuti rapidamente grazie alle nostre skills, l’unione di competenze, professionalità, trasparenza, governance, innovazione, ma anche vicinanza e attenzione al cliente, alle aziende e all’investitore. E l’ingresso di un partner d’eccellenza che ha creduto nel nostro progetto non potrà che dare nuovo impulso alla nostra leadership”.
Anche dall’altra sponda arrivano consensi e approvazione, con Vincenzo De Falco, Head of Investment Banking di Ubi Banca, che ha commentato così l’operazione: “Abbiamo trovato in GAC un team di grande qualità, con un interessante progetto di crescita e una strategia di investimento multi comparto coerente con i nostri obiettivi di aumentare l’esposizione all’equity in piattaforme di investimento diversificate e che hanno a cuore il tema della sostenibilità”.
L’operazione, resa ancora più complessa a causa dell’espandersi dell’epidemia di Covid-19, è stata seguita sul lato Ubi Banca da Massimo Vuillermin, il quale nell’ambito del Corporate & Investment Banking si occupa degli investimenti in Private Equity, assistito dal team legale e M&A interno, mentre sul lato di Green Arrow Capital e` stata assistita da Carmelo Recupero, General Counsel di GAC e da Legislab tramite il Managing Partner Piergiorgio Mancone.
In borsa al momento il titolo Ubi Banca segna un -1,38% a 2,848 euro. Tra oggi e domani la Consob dovrebbe approvare il prospetto informativo presentato da Intesa Sanpaolo (-0,20% a 1,6814 euro) per l’ops su Ubi. Un’autorizzazione essenziale e sufficiente per far partire l’ops che tuttavia diventerà efficace soltanto dopo aver incassato anche il via libera dell’Antitrust atteso, invece, per fine luglio. Quindi l’offerta potrebbe partire già il 29 giugno o al massimo i primi giorni di luglio. Una volta approvato il prospetto informativo da parte della Consob, il cda di Ubi avrà cinque giorni per comunicare al mercato le proprie considerazioni in merito all’offerta carta contro carta (17 azioni Intesa Sanpaolo al netto dei dividendi per ogni 10 azioni Ubi possedute).